Scarico moto e Codice della Strada: ecco cosa prevede

Scarico moto e Codice della Strada: ecco cosa prevede

28 Novembre 2022 0 Di gnius

Ad oggi, purtroppo, sono ancora molte le moto che circolano con lo scarico moto sprovvisto di db-killer. Quella che potrebbe sembrare una mancanza da niente è in realtà punita molto severamente dal Codice della Strada. Per chi non lo sapesse, il db-killer è una parte terminale dello scarico delle moto e serve ad attutire il rumore generato dalla combustione del motore, soprattutto durante la fase di accelerazione. Il dispositivo in questione è formato da una lamina forata oppure da una serie di reti metalliche sovrapposte le une alle altre.

Tra le ultime notizie sulle moto emerge proprio questa sul db-killer ed in particolare sulle multe che derivano dall’assenza dello stesso. Può sembrare banale, ma la presenza di questa parte è essenziale e rimuoverla per sentire un rumore più corposo dalla propria moto non una buona idea.

A cosa serve

Come già accennato, il db-killer serve a chiudere il lume di scarico e quindi a limitare il rumore emesso dalle moto. Nonostante ciò, a chiunque sarà capitato di sentir rumori anche piuttosto forti e fastidiosi provenire dalle moto che scorrazzano in giro per la città e questo è dovuto proprio dalla rimozione del db-killer: una pratica illegale.

Per legge, infatti, le moto sono tenute a rispettare un certo limite di emissioni sonore che va tra i 74 e gli 80 decibel in base al tipo di cilindrata. A discapito di quello che si possa pensare, moto eccessivamente rumorose non sono un problema solamente per l’udito di chi si trova in prossimità delle stesse durante il loro passaggio ma anche e soprattutto per gli stessi proprietari del veicolo. Il rumore, quando eccessivo, costituisce un pericolo per la sicurezza del guidatore che quindi potrebbe non accorgersi in tempo di eventuali pericoli della strada perché al di fuori del suo campo visivo ma che avrebbe sicuramente sentito in assenza del forte rumore causato dalla moto.

Le multe previste

Nel caso in cui le forze dell’ordine dovessero eseguire un controllo approfondito della vostra moto ed utilizzare, in particolare, un fonometro e riscontrare l’assenza del db-killer al termine dello scarico moto allora state pur certi che scatterà una sanzione.

Secondo il Codice della Strada, infatti, gli autoveicoli, i ciclomotori e i motoveicoli devono essere dotati di dispositivi silenziatori e di scarico ed in mancanza degli stessi le multe oscillano da un minino di 87 euro ad un massimo di 345 euro.

La sanzione sarà ancora più severa e supererà la cifra di 345 euro nel caso in cui non si dovesse rispettare un altro articolo del Codice della Strada in cui si recita che i veicoli a motore devono sempre essere sottoposti a visita e prova presso gli Uffici competenti qualora si dovessero apportare una o più modifiche agli stessi. Tra queste modifiche compare proprio la rimozione del db-killer. In questo caso le sanzioni andranno da un minimo di 431 euro ad un massimo di 1.734 senza considerare il ritiro della carta di circolazione, i costi aumentati della manutenzione della moto, fino alla revisione del mezzo. Per questo motivo vi consigliamo di evitare modificazioni di questo tipo: non ne vale la pena per un po’ di rumore in più.

Lo scarico moto giusto

C’è da ricordare che oramai il db-killer non limita la potenza né rende lo scarico moto inefficace.
Oramai la tecnologia di queste componenti è talmente evoluta che anche gli scarichi più silenziosi non penalizzano la potenza del motore, anzi aiutano ad avere una regolarità di erogazione più efficace, sia per le moto da strada che da fuoristrada.

Lo scarico moto migliore infatti non è un tubo vuoto, ma è un sistema che sfrutta tutte le leggi dell’aerodinamica per aspirare i gas combusti e spingerli fuori da tutta la marmitta.
Per fare al meglio questo lavoro anche il terminale dello scarico ha la sua importanza, tant’è che anche le moto da pista, come le MotoGP hanno un terminale di scarico che oltre a far respirare al meglio il motore riduce anche il rumore, creando così il rombo che identifica ogni modello di motocicletta in pista.

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