Perché dobbiamo pagare il bollo auto
8 Gennaio 2020Il bollo auto è una di quelle tasse che non mi è mai piaciuta, soprattutto da quando è divenuta una tassa di possesso.
Nata nel 1953 come tassa di circolazione, ossia era una tassa che veniva pagata per l’utilizzo delle strade, dove quei soldi venivano usati per tenere in buono stato le strade.
Non trovavo giusto il fatto che solo i proprietari degli autoveicoli e i motoveicoli dovessero partecipare alle spese comuni del mantenimento delle strade ma almeno c’era uno scopo del tutto lecito e giustificato.
Ma ora non è più così.
Vediamo perché dobbiamo pagare il bollo auto anche se non ci piace per niente.
Indice
Perché non mi piace il bollo auto
Cercherò di essere sintetico, ma qualche riga capire cos’è e come è cambiato il bollo auto è bene spenderla.
Quando dal 2009 è diventata di fatto una tassa sul possesso dell’auto o della moto il bollo auto mi è piaciuto ancor meno.
Veniva meno lo scopo finale della tassa, ossia quello del mantenimento delle strade, e diventava l’unica tassa di proprietà di un bene mobile, che si deteriora velocemente nel tempo, su cui di fatto paghiamo già tante altre tasse, dall’IVA sull’acquisto del mezzo e quella sui ricambi, dalle tasse delle assicurazioni auto, per finire con le accise sui carburanti.
In pratica anno dopo anno l’automobile è diventata una importante fonte di reddito per lo stato, sia direttamente che indirettamente, e di quei soldi solo una minima parte viene utilizzata per il mantenimento delle strade (quando viene fatto) e della viabilità, per non parlare dei servizi legati al trasporto privato come parcheggi e via dicendo.
Questi introiti fanno si che lo stato, o meglio: le Regioni, non abbiano nessun motivo economico per far ridurre l’uso dei mezzi privati a favore di quelli pubblici.
Perché dobbiamo pagare il bollo auto
L’obiettivo iniziale del bollo auto era quello di far pagare agli automobilisti una parte delle spese per la creazione e la manutenzione delle strade.
Pagare il bollo quindi era un modo di avere nuove strade, mantenere le vecchie strade in buono stato ed avere parcheggi dove servivano.
Era perciò una tassa di cui potevamo vedere gli effetti in maniera diretta, magari non nel nostro quartiere ma sicuramente li vedevamo nella regione.
Il passaggio da tassa di circolazione a tassa di possesso, che significa passare da una tassa automobilistica ad una tassa amministrativa, ha cambiato radicalmente l’occhio con cui gli Italiani vedono il bollo auto.
Cambiare il tipo di tassa, da automobilistica ad amministrativa, significa che il mancato pagamento del bollo auto non è più una questione che riguarda il veicolo ed il suo uso, ma viene trattata come se non pagassimo le tasse sulla casa o le tasse sul reddito.
Questo significa che lo Stato può aprire una pratica tramite l’Agenzia delle Entrate e chiedere il pagamento tramite cartella esattoriale.
Quello che non torna è che l’automobile, e ogni veicolo in genere, per sua natura non è un bene immobile, anche se le tasse su di esso dicono il contrario.
La cosa più surreale è anche che più il veicolo è vecchio e più dobbiamo pagare (leggi: le novità sul nuovo bollo auto), cosa che non avviene con altri tipi di tasse sugli immobili, per questo da qualche mese si parla del bollo auto come tassa ambientale.
Ma anche qui, in pratica, il bollo auto non è una tassa ambientale.
Non lo è perché lo stato non cerca di ridurre l’uso delle automobili private con mezzi pubblici magari elettrici, ma cerca solo di far sostituire la vecchia auto Euro 3 con una nuova Euro 5, sapendo che tra qualche anno l’auto Euro 5 sarà considerata come una auto Euro 3 di oggi, e quindi ci troveremo sempre a pagare una nuova auto, con lo stesso bollo, ed avere sempre problemi di inquinamento.
In parole povere la risposta più semplice alla domanda che da il titolo al paragrafo è “perché siamo obbligati”.
A cosa serve il bollo auto?
Fatte queste premesse viene in mente un’altra domanda: ma allora a cosa serve pagare il bollo auto?
Il bollo auto serv(irebb)e alla regione a gestire i beni regionali, in special modo nella manutenzione delle strade e dei viadotti, ma come spiego più avanti viene utilizzato alla pari delle altre tasse regionali e locali sugli immobili.
In parole povere va a rimpinguare le casse delle regioni con soldi che poi usa nel modo che ritiene opportuno.
Di sicuro non vengono utilizzati per rifare il manto stradale delle città, perché è compito del comune.
Per questo la domanda che si fanno tutti è che fine fanno i soldi del bollo auto?
Alle regioni in media va circa l’11% dell’incasso dei soldi del bollo auto (fonte: InvestireOggi) con la Lombardia in cima alla classifica per incasso minimo con solo il 9%, mentre la regione Emilia Romagna riceve il 14,7% dei soldi incassati dal bollo auto, ed in effetti le strade in Emilia sono tenute meglio di quelle Lombarde.
Il resto dei soldi del bollo auto vanno a finire nelle casse di altri servizi regionali, e qui termino questo discorso perché dovremmo analizzare i bilanci di ogni regione per capire come vengono spesi i soldi del bollo auto, e non è una cosa semplice.
Di sicuro non finiscono tutti nella manutenzione delle strade.