Ma se il prezzo del carburante si muove in parallelo con quello del petrolio perché in Italia non abbiamo notato delle variazioni così macroscopiche quando ci siamo recati a fare il pieno?
Perché il pieno costa così tanto
Il motivo era già noto ad i più informati e risiede nella tassazione nazionale a cui il prezioso liquido è sottoposto; dunque solamente in una minima percentuale degli euro che paghiamo per ogni litro di carburante che mettiamo in serbatoio è dovuta ai costi di produzione del carburante.
In Italia la differenza fra il prezzo industriale e quello finale del carburante è abissale, infatti se il primo rispetta la media europea essendo pari a 0.562 € al litro, il secondo è pari a circa 1.649 € al litro.
La differenza sostanziale fra prezzo industriale e finale la fanno la componente ACCISE e l’IVA.
Le ACCISE gravano sul prezzo ‘al consumatore’ della benzina per un ammontare pari a ben 0.728 €, mentre l’IVA pari al 22% ammonta a 0.293 €.
Su questo documento in pdf de ‘Il Sole 24 Ore’ potrete notare quali leggi hanno contribuito ad aumentare le ACCISE sui due principali carburanti, ovvero benzina e gasolio. Addirittura i cittadini italiani continuano a pagare tasse che risalgono e sono dovute ad eventi lontani nel tempo come la tragedia del Vajont nel 1963, il terremoto nel Belice del 1968 o l’alluvione di Firenze del 1966.